Dermatologo Dott. Del Sorbo

Venereofobia

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO
LA VENEREOFOBIA È LA PAURA DELLE MALATTIE SESSUALI
Il termine VENEREOFOBIA viene utilizzato in venereologia per indicare una paura eccessiva di contrarre o di aver contratto una malattia a trasmissione sessuale. La paura delle malattie veneree fa parte da sempre della natura dell’essere umano, dal momento che in passato le malattie erano vissute come una sorta di castigo divino, soprattutto se associate a sensi di colpa. Sifilofobia, AIDSfobia, candidafobia, HPVfobia e microbofobia, sono termini utilizzati per indicare rispettivamente la paura di aver contratto la sifilide, l’AIDS, le infezioni candida, le infezioni da papillomavirus e da altri microbi.

ROSSORE E BRUCIORE GENITALE: QUANDO PREOCCUPARSI

Da sempre le malattie veneree rientrano tra le paure primordiali dell’essere umano e la visita venereologica diventa importante anche solo in caso di sospetta malattia venerea, dal momento che alcune dermatiti intime non veneree (altrettanto importanti, ma di natura non infettiva), possono inizialmente simulare una malattia a trasmissione sessuale e viceversa. Il timore di aver contratto qualche malattia venerea può essere giustificato in caso di rapporti promiscui o a rischio, mentre in altri può essere l’inizio di un vero e proprio calvario per il paziente che nonostante l’esito negativo della visita venereologica e la tranquillità degli esami diagnostici, continua di propria iniziativa a ripetere esami su esami, anche a distanza di poco tempo. Le malattie dermatologiche che possono interessare i genitali esterni, non sempre hanno una natura trasmissibile. La dermatologia genitale si occupa infatti di tutte le patologie cutaneo mucose che possono localizzarsi ai genitali esterni, sia di tipo infettivo (es. malattie veneree), che di tipo non infettivo (per esempio balanite seborroica, balanite di Zoon, balanite diabetica, balanite irritativa, balanite xerotica, psoriasi, lichen sclerosus, eczema, vulvodinia, penodinia, neurodermite, lichen planus, idrosadenite inguinale, papule perlacee, vitiligine, etc). Contrariamente a quanto si è abituati a pensare, le dermatosi genitali non infettive, sono molto più frequenti delle patologie infettive. Questo ovviamente non deve far abbassare la guardia nella prevenzione delle malattie veneree, purtroppo frequentissime anche nel terzo millennio, ma non deve nemmeno far giungere alla conclusione errata, che le dermatosi genitali siano necessariamente sinonimo di infezione sessuale.

comportamento venereofobico e venereofobia

L’elenco delle malattie veneree e non veneree dei genitali esterni è molto lungo e le manifestazioni cliniche possono talora apparire simili

elenco malattie veneree che possono associarsi a venereofobia

E QUANDO GLI ESAMI DEL SANGUE SONO NEGATIVI?

Molte delle problematiche che osserviamo in dermatologia genitale (per esempio alcune vulviti e balanopostiti non veneree), possono infatti avere un carattere infiammatorio o traumatico, invece che infettivo. In caso di comportamenti sessuali a rischio (es. rapporti non protetti con partner occasionali) può essere utile consultare il proprio venereologo per una visita specialistica ed eventuale checkup per la ricerca delle cosiddette malattie veneree (es. condilomi, papulosi bowenoide, herpes genitale, infezioni da clamidia, candidosi, ftiriasi, scabbia genitale, mollusco contagioso, granuloma inguinale, AIDS, sifilide, gonorrea, ulcera molle, linfogranuloma venereo, etc). Al momento della visita venereologica individuale o di coppia, il venereologo esaminerà il paziente, mediante un’anamnesi accurata, un esame obiettivo completo (letteralmente dalla testa ai piedi), talora con il supporto di eventuali test (es. lampada di Wood, penoscopia, vulvoscopia, esame microscopico miceti, esami colturali, esami ematochimici, esami delle urine, etc), consigliando in alcuni casi specifici test sierologici per la ricerca delle malattie veneree (es. test HIV, VDRL, TPHA, etc).

venereofobia e sintomi delle malattie veneree

La comparsa di segni (es. rossore, desquamazione, secrezione, papule, pustole, chiazze, placche, ulcerazioni, etc) o sintomi (es. prurito, formicolio, bruciore, dolore, etc) a livello intimo o delle sedi extragenitali (es. cavo orale, tronco, arti, etc), va sottoposta al proprio dermatologo di fiducia per poter giungere a una diagnosi precisa e poter programmare in base a essa, una terapia con farmaci mirati. Le malattie veneree sono in costante aumento, anche perché rispetto al passato, ci sono più occasioni di rapporti sessuali a rischio, ma è importante ricordare che in dermatologia genitale non esistono solo le malattie a trasmissione sessuale. L’elenco delle malattie dermatologiche dei genitali esterni è molto vasto e alcune di esse (es. mollusco contagioso, scabbia, infestazioni da parassiti, etc) sono riscontrabili persino in età pediatrica, in quanto trasmissibili con qualsiasi forma di contatto e non solo per via sessuale. In alcuni casi, nonostante le rassicurazioni di continue visite mediche effettuate presso più specialisti con altrettanti esami con esito negativo, il paziente affetto da venereofobia, può continuare per mesi a ricercare in maniera ossessiva anche su internet (cosiddetta web babel syndrome), migliaia di informazioni sulla presunta patologia venerea contratta. Uno dei compiti più importanti del venereologo è quello rispondere in maniera appropriata a tutti i quesiti del paziente o della coppia, basandosi sul quadro clinico e sull’esito di eventuali esami da lui richiesti, evitando che la rete diventi l’unica fonte di informazioni o autodiagnosi per il paziente ed evitando così sia il rischio di falsi positivi (pazienti spaventati ma non affetti da alcuna malattia venerea), che di falsi negativi (pazienti realmente affetti da una malattia venerea, ma che la escludono o la sottostimano per eccessivo senso di sicurezza derivante da qualche lettura frettolosa o incompleta). Internet è oggi diventata una risorsa preziosa per tutti, ma quando diventa l’unico mezzo per riconoscere un sintomo, si corre il rischio di sottovalutare una malattia venerea (falso negativo da errato senso di sicurezza) o di prendersi un inutile spavento (falso positivo). In alcune persone, la venereofobia si può accompagnare a periodi più o meno lunghi di dismorfofobia che consiste nell’eccessiva preoccupazione per l’aspetto della forma o del colore di una determinata parte del corpo.