Dermatologo Dott. Del Sorbo

Il ritorno della sifilide

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO

La SIFILIDE è una malattia a trasmissione sessuale causata da un batterio denominato treponema pallidum. Esordisce generalmente con una piccola ferita indolore (sifiloma) localizzata al distretto anogenitale o al cavo orale, che appare 3-6 settimane dopo il rapporto a rischio per poi sparire spontaneamente entro qualche settimana.

Spesso questa fase iniziale (sifilide primaria) passa inosservata soprattutto se si stanno assumendo antibiotici per altri motivi (es: per curare un mal di gola), ma l’infezione può persistere per anni, pur in assenza di sintomi. La balanite sifilitica fu descritta nel 1948 dal dermatologo ungherese Eugène Follmann ed è una rara manifestazione di sifilide primaria.

Se non viene curata, magari perché non si sa di averla contratta, può seguire una fase della malattia denominata sifilide secondaria, caratterizzata dalla comparsa di manifestazioni cliniche come la cosiddetta roseola sifilitica (macchie rosa sul corpo), il sifiloderma palmoplantare papuloso infiltrativo (nella foto) e i condilomi piani (placche mucose) dell’area anogenitale.

La sifilide terziaria è un fenomeno fortunatamente meno frequente rispetto al passato, in quanto la malattia viene attualmente quasi sempre riconosciuta e trattata in fase primaria o secondaria. Essa può portare, nei casi più impegnativi e non trattati, a svariati fenomeni sistemici, come cardiopatia, demenza, cecità, paralisi e morte.

La sifilide si contrae attraverso un rapporto sessuale anche non completo con una persona infetta. Poiché le ferite ai genitali sono indolori e durano solo qualche settimana, le persone spesso non sanno di essere infette. Questa malattia può essere poi trasmessa durante una futura gravidanza dalla madre al bambino, provocando in quest’ultimo gravi malformazioni (sifilide congenita).

PREVENZIONE: L’uso del profilattico rimane il miglior sistema di prevenzione. In seguito a un rapporto occasionale o una lesione alle aree anogenitali è importante parlarne con il proprio medico. Nel sospetto di una sifilide il dermatologo potrebbe richiedere alcuni esami del sangue (es: VES, VDRL quantitativa, TPHA, immunocomplessi circolanti, etc). In caso di positività lo specialista prescrive un antibiotico secondo le moderne linee guida in dermatologia genitale, in modo da debellare la sifilide e prevenirne le sue conseguenze a lungo termine. La sifilide è una malattia curabile se riconosciuta e trattata.

sintomi sifilide

Sifilide secondaria localizzata alle mani (foto in alto) e ai piedi (foto in basso)

sifilide foto

Oggi le malattie a trasmissione sessuale sono in aumento a causa della scarsa informazione sanitaria, del turismo cosiddetto «sessuale» divenuto sempre più accessibile con i voli low-cost, della scarsa propensione all’uso del profilattico e alla rivoluzione mediatica scatenata da chat, forum e blog sul web 2.0.

Recentemente è stato pubblicato uno studio secondo il quale una persona su 3 che aveva contratto la sifilide aveva utilizzato internet per incontrare il partner. Internet faciliterebbe gli incontri omo- ed eterosessuali attraverso i sex club che proprio sul web trovano lo strumento di comunicazione più efficace.

STORIA DELLA SIFILIDE: La prima epidemia documentata di sifilide sembra sia scoppiata a Napoli nel 1495, nel periodo della spedizione del Re francese Carlo VIII per la conquista del Regno di Napoli.

Il ritorno dell’esercito francese verso nord diffuse la malattia in tutta Italia e nel resto d’Europa sino in Oriente. La malattia venne quindi conosciuta in quasi tutta Europa col nome di male francese o morbo di Napoli.

Negli anni ’50, con l’impiego diffuso della penicillina, la sifilide divenne finalmente una malattia curabile e cominciò a regredire. L’epidemia di AIDS dei primi anni ’80, seminò morte e terrore e l’incidenza della sifilide ebbe una drastica riduzione perché aumentò nelle persone l’attenzione e la prevenzione per le malattie a trasmissione sessuale.

Negli anni ’90 con la comparsa dei nuovi farmaci antiretrovirali in grado di “rallentare” l’evoluzione dell’AIDS, la stampa finì per non parlare più di questa malattia, con un nuovo aumento dell’incidenza di molte malattie a trasmissione sessuale (AIDS, sifilide, gonorrea, linfogranuloma venereo, ulcera molle, granuloma inguinale, condilomi, papulosi bowenoide, mollusco contagioso, herpes genitale, ftiriasi, infezioni da clamida, tricomoniasi, infezioni da micoplasma, scabbia genitale, etc).