Piatti tipici di Salerno

a cura del dermatologo Dott. Del Sorbo
riceve a SALERNO

Salerno e dintorni

Con i suoi 236 km di splendide coste e i 4954 Km² di superficie, la provincia di Salerno è di gran lunga la più estesa della Campania. In un territorio tanto vasto quanto eterogeneo, sono concentrate tutte le meraviglie di madre natura, a partire dalla divina Costiera Amalfitana, alle immense distese verdi del Vallo di Diano e spaziando dai paesaggi surreali che si osservano dalle vette del parco Nazionale del Cilento, ai tramonti mozzafiato sul bellissimo golfo di Salerno, il più grande e limpido della Campania, che con le sue 14 bandiere blu, detiene un record nazionale di tutto rispetto. Quasi la metà della superficie dell’intera regione Campania ricade in provincia di Salerno, con i suoi 158 comuni raggruppati in macroaree, ognuna delle quali con una propria identità storica, geografica ed enogastronomica, ma accomunate dall’orgoglio di avere come capoluogo, una città che con la Scuola Medica Salernitana, è stata la Patria della Medicina dell’intero Occidente e che da Capitale storica del Principato di Salerno, a Capitale del Regno d’Italia, può vantare ancora oggi, incredibili record positivi che solo poche realtà italiane possono offrire. Provenendo da nord verso sud, si attraversa l’agro nocerino sarnese, apprezzato in tutto il mondo per il gustoso pomodoro San Marzano. Da Angri, si attraversa il valico di Chiunzi per accedere in pochi minuti alla divina Costiera Amalfitana (Positano, Praiano, Furore, Conca dei Marini, Amalfi, Atrani, Scala, Tramonti, Ravello, Maiori, Minori, Cetara e Vietri sul mare), per poi proseguire per l’elegante capoluogo Salerno, seconda città più popolosa della Campania. Dal castello Arechi adagiato sul colle Bonadies, si può ammirare tutto lo splendore della città, dal porto, al lungomare, in un panorama suggestivo che domina l’intero golfo da Positano a Sapri. Lasciata Salerno, si accede immediatamente a Pontecagnano Faiano (l’antica Picentia, il patrimonio etrusco più a sud d’Italia) e alla meravigliosa piana del Sele, famosa in tutto il mondo per la divina mozzarella di bufala DOP, prodotta tra Pontecagnano, Battipaglia, Bellizzi, Eboli, Capaccio Paestum, Serre, Albanella e Altavilla Silentina. Giunti nell’alta valle del fiume Sele, si passa dai meravigliosi e storici giardini di Valva (definiti tra i più belli d’Italia), alle ricche e prestigiose sorgenti minerali delle Terme di Contursi, attraversando il fiume Calore salernitano (famoso per essere tra i fiumi più puliti d’Europa), per poi giungere nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, che dalla splendida Agropoli, attraversa le tante altre perle della Costa blu del Cilento (Castellabate, Ogliastro marina, Acciaroli, Pioppi, Casal Velino, Agnone, Ascea, Pisciotta, Caprioli, Palinuro, Camerota, etc), fino al Golfo di Policastro, la cui costa settentrionale (es. Scario, Villammare, Punta degli Infreschi e la stessa Policastro) è situata ancora in provincia di Salerno, chiudendo in bellezza, con la splendida città di Sapri. C’è poi una Campania «interna», quella meno nota al turismo di massa e nella quale si possono scoprire ogni volta persone, valori, profumi e sapori, genuini e incontaminati, apprendendo dai saggi ultracentenari del luogo, antiche arti e mestieri ormai in via di estinzione, praticate con l’umiltà, la semplicità e la passione di un tempo (es. Buccino, Caggiano, Ceraso, Morigerati, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, San Mauro Cilento, Stio, Teggiano, etc). In Campania ci sono oltre un milione di salernitani, fieri di appartenere a un’area tanto ricca di patrimoni di richiamo internazionale (sono patrimoni mondiali dell’UNESCO il Parco Nazionale del Cilento, la Costiera amalfitana, gli scavi di Velia, i templi di Paestum, la Certosa di Padula, l’Antece di Sant’Angelo a Fasanella, le grotte di Pertosa, Roscigno vecchia, etc). Oltre alla ricchissima fauna e flora tipica del territorio salernitano, di tanto in tanto nel bellissimo mare cilentano, transitano i delfini, mentre nel Cilento interno crescono spontaneamente la maggior parte dei fiori di Bach impiegati in floriterapia e non sono affatto rari il lupo, la lepre, la cicogna, il cinghiale, la lontra e altri mustelidi. Anziché riassumerle in un’unica pagina personale e amatoriale come la presente, occorrerebbe poter dedicare intere pagine per ognuna delle 158 perle salernitane.

Piatti tipici di Salerno e provincia

Un territorio così vasto in cui madre natura è stata tanto generosa, non potevano certo mancare i piatti tipici, data l’abbondanza e soprattutto la qualità della materia prima. Nel Principato di Salerno si produceva il riso più buono dell’epoca. Nonostante siamo nella provincia in cui è nata nel mondo la dieta mediterranea, alcuni piatti di tradizione salernitana vengono a volte ricordati genericamente come prodotti tipici della nostra regione, senza enfatizzarne l’esatta zona di origine. Pochi (anche campani) sanno che la divina mozzarella di bufala campana DOP viene prodotta in tutta la piana del Sele, così come pochi sanno che la sfogliatella è nata a Conca dei Marini e l’antica pizza Cilentana è nata molti anni prima della pizza margherita. Qui di seguito sono elencati solo alcuni dei prodotti e dei piatti tipici salernitani.

Primi piatti

Secondi piatti, spezie e contorni

Pane, pizza e rustici

Legumi, tuberi, ortaggi, frutta e verdura

Mozzarella e altri formaggi salernitani

Gelati, dessert e dolci tipici di Salerno e provincia

Alcuni vitigni e vini salernitani *

* Il vino veniva impiegato a scopi terapeutici già ai tempi della Scuola Medica Salernitana

Passiti, distillati, birre e liquori salernitani *

* L’invenzione della grappa si deve alla Scuola Medica Salernitana

** Rispetto ai limoni delle altre aree della regione, il limone di Amalfi (Limon amalphitanus o sfusato amalfitano) è esposto al sole e ai venti caldi provenienti da sud, godendo della protezione delle antistanti montagne di Tramonti, al riparo dai venti freddi provenienti dai paesi nordici e in particolare dalla cosiddetta Tramontana, tipico vento freddo così denominato in tutto il mondo, fin da quando scoperto dai navigatori dell’antica Repubblica di Amalfi (il nome del vento freddo di tramontana deriva infatti da Tramonti, antica Triventum, località immediatamente a nord di Amalfi).

Olio DOP *

* Nel Salernitano è diffusa l’oliva Pisciottana, la Rotondella, la Carpellese, l’Ogliarola e la femminella di Torraca

Luoghi da visitare a Salerno e provincia

Ognuno dei 158 comuni della provincia di Salerno, meriterebbe almeno un giorno di attenzione per poterne apprezzare i più importanti aspetti culturali, paesaggistici ed enogastronomici. La città di Salerno è raggiungibile sia via autostrada, sia via mare (decine di porti turistici tra Salerno e provincia), sia con il treno alta velocità TAV Torino Milano Salerno (es. Frecciarossa, Italo, etc), che con il nuovo aeroporto Salerno Costa d’Amalfi. Elencherò alcuni dei luoghi più suggestivi da visitare a Salerno e dintorni:

Alcuni eventi tra Salerno e provincia

Durante l’anno, a Salerno e provincia, sono organizzati centinaia di eventi, in grado di attrarre migliaia di turisti da tutto il mondo, in ogni stagione. Qui di seguito sono elencati alcuni tra i miei preferiti: