Reazione orticarioide e cause di rash cutaneo
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Cause di reazione orticarioide
Una reazione orticarioide è un fenomeno di iperreattività cutanea caratterizzata dalla comparsa di pomfi sulla pelle, a volte accompagnati da prurito più o meno intenso. In dermatologia si utilizza l’espressione reazione orticarioide quando non è ancora possibile risalire alle possibili cause di un tale rash cutaneo. Si ricorre invece al termine orticaria quando sono note le cause che determinano i pomfi. Esistono orticarie fisiche o inducibili (per esempio orticaria solare, orticaria acquagenica) e orticarie spontanee (per esempio orticaria papulosa, orticaria cronica spontanea). L’orticaria pigmentosa invece rientra nel gruppo delle mastocitosi cutanee.
Differenza tra orticaria acuta e cronica
È definita orticaria acuta una reazione orticarioide che persiste non oltre le 6 settimane dal suo esordio. Si parla invece di orticaria cronica per tutte quelle manifestazioni orticarioidi che si ripresentano o che persistono oltre le 6 settimane. È importante ricordare che in relazione alle orticarie il termine “cronico” non significa che l’orticaria durerà per sempre, ma semplicemente che può durare un periodo indefinito superiore alle 6 settimane.
Esami per orticaria
In presenza di una reazione orticarioide i comuni esami del sangue sono già un importante punto di partenza (per esempio emocromo completo con formula, VES, PCR, fattore reumatoide, quadro proteico elettroforetico, ANA, ENA, AST, ALT, γGT, colesterolo, trigliceridi, azotemia, creatininemia, uricemia, sideremia, ferritina, vitamina D, IgE totali). Anche l’esame delle feci può essere utile sia per la ricerca dell’Helicobacter pylori che di eventuali parassiti. In presenza di febbre ricorrente è importante richiedere i markers infiammatori per ricercare ed escludere un’eventuale malattia di Still o un eritema polimorfo. Reazioni orticarioidi possono verificarsi anche nelle persone intolleranti al glutine, sotto forma di dermatite erpetiforme di Duhring e in questi casi è importante una visita gastroenterologica per ricercare eventuali anticorpi nel siero o una vera e propria celiachia mediante gastroscopia. I test orticaria fisica consentono di ricercare o escludere un’orticaria inducibile (per esempio orticaria da freddo, orticaria dermografica, orticaria da pressione, orticaria da caldo, orticaria da sforzo), mentre i patch test consentono di escludere una dermatite da contatto.
La cura dell’orticaria dipende dalle cause scatenanti
La cura dell’orticaria dipende dalle cause. Farmaci come antistaminici, antileucotrienici e cortisonici sistemici possono essere utili in alcune forme di orticaria, ma non apportare benefici nelle persone con orticarie particolarmente resistenti. Reazioni orticarioidi sono possibili in diverse malattie della pelle tra cui l’eritema fisso da farmaci, la prurigo nodulare di Hyde, la pitiriasi lichenoide, la sarcoidosi cutanea, la dermatite atopica, la dermatite palpebrale, la dermatite periorale, la vulvodinia, la scabbia, le acariasi, la pediculosi, le malattie esantematiche, alcune malattie veneree, le punture di zecca o di altri insetti. Per tale motivo la cura dipenderà non solo dall’esito degli esami, ma soprattutto dal quadro clinico che emergerà al momento della visita dermatologica.