NEVO DI MEYERSON E PRURITO INTORNO AL NEO

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO

Come si presenta il nevo eczematoso di Meyerson

Il nevo di Meyerson è anche noto come nevo eczematoso perché è circondato da un alone infiammatorio eritematoso, con presenza di piccole squame. Quando presente, il prurito intorno al neo può regredire sia con i farmaci che spontaneamente. Il nevo di Meyerson fu descritto la prima volta nel 1971 dal dermatologo americano Lawrence Bernard Meyerson. Nel 1988 i patologi neozelandesi Nicholls e Mason coniarono per questo quadro clinico le due espressioni di nevo di Meyerson e di fenomeno di Meyerson. Quando tale quadro appare in nevi multipli o su lesioni non melanocitiche invece si parla di fenomeno di Meyerson, nonostante i due termini siano spesso utilizzati come sinonimi. Il fenomeno di Meyerson è stato infatti descritto in svariate situazioni (tra cui nevo di Spitz, nevo di Miescher, nevo spilus, nevi melanociti congeniti, nevi displastici, lentigo solari, cheratosi seborroiche, cheloidi, punture di insetti, dermatofibroma, basalioma, melanoma, spinalioma). Al momento della visita medica la dermatoscopia facilita la diagnosi differenziale altre manifestazioni cutanee apparentemente simili (per esempio sarcoma di Kaposi, melanoma, linfangioma circoscritto, mollusco contagioso infiammato, emangioma emosiderotico targetoide, etc), ma dal decorso clinico completamente differente. I nevi di Meyerson si osservano più spesso al tronco e agli arti. L’infiammazione e il prurito intorno al neo possono regredire anche spontaneamente in un tempo variabile da paziente a paziente, ma la visita dermatologica è importante per un checkup generale del paziente mediante dermatoscopio. La comparsa contemporanea di più nevi di Meyerson è denominata nevi eruttivi ed è un po’ più frequente nei periodi di immunodepressione. Il neo di Meyerson può manifestarsi in qualsiasi fascia d’età, ma è un po’ più frequente negli adulti. Nei bambini invece è più frequente riscontrare un fenomeno di Meyerson intorno ai nevi congeniti.

Nevo di Meyerson: il fenomeno di Meyerson con infiammazione e prurito può verificarsi anche su cheratosi seborroiche e altre lesioni non melanocitiche

NEVI DI MEYERSON E FENOMENO DI MEYERSON

La comparsa di prurito intorno a un neo non va sottovalutata e va sottoposta al proprio dermatologo di riferimento in quanto legata a svariate situazioni, dal banale trauma meccanico a situazioni più impegnative. Anche in questi casi, al momento di controllare i nei la dermatoscopia può chiarire ogni dubbio. Ritornando ai nevi di Meyerson, contrariamente ai nevi di Sutton che tendono a sparire man mano che avanza la depigmentazione della cute circostante, il nevo di Meyerson persiste anche quando l’infiammazione perilesionale è ormai rientrata. Al dermatoscopio il nevo di Meyerson si presenta con i pattern microscopici comunemente osservati per la maggior parte dei nevi melanocitici (per esempio pattern reticolare, pattern globulare, pattern a zolle). L’eczema perinevico (fenomeno di Meyerson) presenta alla dermatoscopia un quadro infiammatorio aspecifico con aree cicatriziali e aree ipopigmentate. Anche alla biopsia cutanea il quadro istologico è solitamente quello di un nevo melanocitico, mentre l’eczema perilesionale presenta un quadro aspecifico di acantosi, paracheratosi, spongiosi, e infiltrazione perivascolare di esosinofili e linfociti, osservabile talora anche in altre malattie della pelle (per esempio eczema nummulare, dermatite atopica, eczema da contatto, pitiriasi rosea di Gibert, eritema polimorfo).

Se il nevo di Sutton (foto in alto) può essere considerato una vitiligine perinevica, il nevo di Meyerson (foto in basso) può essere considerato una pitiriasi rosea perinevica

NEVI DI MEYERSON E PITIRIASI ROSEA PERINEVICA

È stata riportata la comparsa contemporanea di nevo di Meyerson e nevo di Sutton in seguito a scottature solari. Così come il nevo di Sutton può essere considerato una vitiligine perinevica, il nevo di Meyerson può essere considerato una sorta di pitiriasi rosea perinevica, anche se sull’eziopatogenesi sono state proposte diverse ipotesi, che vanno dalle scottature solari a un’iperreattività cutanea nei confronti di antigeni melanocitari. Al momento della visita medica, la dermatoscopia può chiarire la tranquillità delle lesioni centrali e velocizzare i tempi di risoluzione dell’infiammazione che circonda i nevi di Meyerson.