Fuoco di Sant’Antonio o herpes zoster
SALERNO
Herpes zoster
L’HERPES ZOSTER (fuoco di Sant’Antonio) è una malattia infettiva causata dal virus varicella zoster (VZV) noto anche come herpes virus di tipo 3 (HSV3). Questa malattia, un tempo temibile per l’assenza di antivirali specifici, oggi una volta diagnosticata con la visita dermatologica, regredisce di solito pochi giorni dopo l’assunzione degli antivirali di nuova generazione, selettivi per questo tipo di virus. Nei soggetti immunocompromessi, la gestione dell’herpes zoster rimane un problema delicato. L’introduzione in commercio del vaccino per l’herpes zoster e del vaccino per la varicella, probabilmente modificherà nei prossimi anni l’incidenza del fuoco di sant’Antonio. Dopo l’infezione primaria da varicella, la riattivazione del virus, può avvenire anche dopo molti anni. Nel soggetto immunocompetente la patologia regredisce (con la terapia) generalmente senza sequele. L’applicazione di creme al cortisone è fortemente sconsigliata e causa il peggioramento immediato dell’infezione.

Herpes zoster localizzato al torace e agli arti

Le creme antibiotiche, antisettiche o antivirali, servono a mantenere pulita l’area, ma la terapia sistemica è quella più rapida nell’eliminare la dermatite e la nevralgia post erpetica (dolore intenso diffuso in tutta l’area colpita. L’herpes zoster può esordire con febbre, stanchezza e indolenzimento localizzato a un intero distretto cutaneo, sul quale nei giorni successivi potranno manifestarsi eritema, vescicole e bruciore cutaneo. Generalmente l’herpes zoster si riconosce perché si presenta con delle vescicole raggruppate a grappolo, su una superficie arrossata e dolente. La chiazza si allarga rapidamente nel giro di qualche giorno e il dolore aumenta. L’herpes zoster intercostale è la forma più frequente e il dolore è di tipo crampiforme. Il termine zoster deriva dal greco ζωστήρ e significa “cintura” per la tipica distribuzione metamerica della dermatite (lungo il decorso di un nervo). In base alla localizzazione distinguiamo pertanto forme di herpes zoster cervico occipitali, oftalmici, frontali, mascellari, orofaringei, sovraclaveari, brachiali, lombari, sciatici, e addominali (nella foto). L’herpes zoster è molto frequente e grave nel soggetto affetto da AIDS. La terapia deve essere programmata sempre dal medico al momento della visita e molto spesso le terapie fai da te a base di creme cortisoniche, creano delle sovrinfezioni difficili da trattare. Tra i farmaci sistemici maggiormente impiegati ricordiamo l’aciclovir, il famciclovir, il valaciclovir e il brivudin. Per la terapia della nevralgia post erpetica (ZAP = zoster associated pain) possono essere utili farmaci come il gabapentin, il paracetamolo e gli antivirali nelle primissime fasi della patologia, secondo lo schema terapeutico del dermatologo al momento della visita specialistica.
TIPO DI HERPES VIRUS | CLASSIFICAZIONE | MALATTIA |
Herpes virus di tipo 1 (HSV 1) | Herpes virus di tipo alfa | Herpes labialis |
Herpes virus di tipo 2 (HSV 2) | Herpes virus di tipo alfa | Herpes genitalis |
Herpes virus di tipo 3 (HSV 3) | Herpes virus di tipo alfa | Varicella - Herpes zoster |
Herpes virus di tipo 4 (HSV 4) | Herpes virus di tipo gamma | Mononucleosi infettiva (Epstein Barr) |
Herpes virus di tipo 5 (HSV 5) | Herpes virus di tipo beta | Infezioni da citomegalovirus |
Herpes virus di tipo 6 (HSV 6) | Herpes virus di tipo gamma | Sesta malattia (febbre dei 3 giorni) |
Herpes virus di tipo 7 (HSV 7) | Herpes virus di tipo gamma | Pitiriasi rosea di Gibert |
Herpes virus di tipo 8 (HSV 8) | Herpes virus di tipo gamma | Sarcoma di Kaposi |

Il fuoco di Sant’Antonio esordisce solitamente con vescicole a grappolo su uno sfondo eritematoso e dolente

Nell’herpes zoster o fuoco di Sant’Antonio, oltre alle vescicole a grappolo e al bruciore dell’area interessata, si può a volte avere anche dolore

Nel giro di qualche giorno dal suo esordio, l’herpes zoster diventa facilmente riconoscibile

Alcune forme iniziali di herpes zoster possono talora entrare in diagnosi differenziale con altre malattie della pelle tra cui l’eritema fisso da farmaci e la pseudoangiomatosi eruttiva.