Dermatologo Dott. Del Sorbo

Infezioni da herpes simplex 1 e herpes labialis

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO

Herpes virus

Gli herpes virus umani (HSV) appartengono a una famiglia di virus a DNA e comprendono l’herpes virus 1 o HSV1 (responsabile prevalentemente dell’herpes labiale, dell’herpes corneale e delle altre aree cutaneo mucose della metà superiore del corpo), l’herpes virus 2 o HSV2 (responsabile prevalentemente dell’herpes genitale o anogenitale), l’herpes virus 3 o HSV3 (varicellavirus o virus varicella zoster, responsabile della varicella e dell’herpes zoster), l’herpes virus 4 o HSV4 (detto anche virus Epstein barr o della mononucleosi infettiva), l’herpes virus 5 o HSV5 (citomegalovirus), l’herpes virus 6 o HSV6 (roseolovirus riscontrato nella sesta malattia), l’herpes virus 7 o HSV7 (roseolovirus isolato nella pitiriasi rosea di Gibert) e l’herpes virus 8 o HSV8 (rhadinovirus responsabile della forma endemica del sarcoma di Kaposi).

herpes labbra cura
Nella foto a sinistra si osserva un herpes delle labbra (herpes labialis). Nella foto a destra l’infezione erpetica interessa la punta del naso.

L’herpes virus tipo 1 (HSV1) rappresenta la principale causa delle manifestazioni erpetiche del cavo orale, del naso e degli altri distretti cutanei del viso, del tronco e degli arti superiori. L’herpes virus tipo 2 (HSV2) è responsabile dell’herpes genitale e dell’herpes neonatale, trasmesso al bambino durante il passaggio nel canale del parto. È anche possibile riscontrare l’HSV1 nell’herpes genitale o l’HSV2 nell’herpes labiale. L’infezione erpetica primaria può avere inizio in età pediatrica con un interessamento cutaneo, una gengivostomatite erpetica o una cheratocongiuntivite erpetica. Spesso questa fase decorre in maniera asintomatica e ciò spiega perché molti adulti pur avendo sviluppato anticorpi anti herpes simplex tipo 1 (immunoglobuline IgG anti HSV1) non ricordano di aver contratto mai un herpes in passato. Dopo l’infezione primaria, (quando è asintomatica passa inosservata), il virus rimane latente nei gangli nervosi (fenomeno della neuroprobasia), per riattivarsi in alcune condizioni e dare recidive mucocutanee (infezioni erpetiche ricorrenti) sotto forma di herpes labiale, herpes del naso, cheratite erpetica e stomatite erpetica. Quasi il 100% della popolazione adulta ospita l’herpes virus tipo 1 allo stato latente, ma meno di un quinto di essa va incontro a infezione erpetica ricorrente. Tra gli eventi che si possono associare alle recidive erpetiche, ricordiamo i cali transitori delle difese immunitarie, le esposizioni al sole, il ciclo mestruale (herpes catamenialis), lo stress, gli alimenti ricchi in arginina e l’assunzione di alcuni farmaci. Viceversa, alcuni cibi contenenti indolo-3-carbinolo (es. broccoli, cavolfiori, rape, ravanelli, etc) ritarderebbero le recidive erpetiche. Nei pazienti affetti da dermatite atopica, le infezioni erpetiche possono talora avere un decorso più intenso, fino alla cosiddetta eruzione varicelliforme di Kaposi Juliusberg (eczema erpetico). L’infezione erpetica può manifestarsi talora anche su aree traumatizzate, come accade ad esempio per il cosiddetto herpes dei lottatori, descritto nel 1964 come herpes gladiatorum o scrumpox dai microbiologi americani Ben Selling e Sidney Kibrick). L’interessamento degli organi interni (es. polmonite, epatite, esofagite, meningite, encefalite, etc) è un evento molto raro nell’individuo immunocompetente.

herpes palpebrale

Herpes simplex palpebrale (foto in alto) con le classiche vescicole a grappolo tipiche delle infezioni erpetiche (dettaglio in basso)

infezione da herpes virus

L’herpes labiale (febbre delle labbra) si presenta con una chiazza eritematosa ed edematosa, che si ricopre in breve tempo di piccole vescicole disposte a grappolo (nella foto), accompagnate da prurito e bruciore. Le vescicole si rompono e le crosticine si distaccano nel giro di qualche settimana. Bisogna evitare l’applicazione di creme al cortisone, che peggiorano in maniera brusca le manifestazioni erpetiche. Un tempo l’herpes labiale era noto con il termine popolare di sfogo di febbre, in quanto osservato soprattutto durante un raffreddore o una comune influenza stagionale. Infatti nei momenti di calo temporaneo delle difese è più facile una riattivazione dell’herpes virus.

La terapia dell’herpes ricorrente si basa sull’impiego degli inibitori di uno speciale enzima del virus denominato timidina chinasi e disponibili sia per via topica che per via sistemica. Per la cura dell’herpes alle labbra esistono anche appositi dispositivi medici in grado di alleviare i sintomi attraverso un’ipertermia locale, innalzando cioè per pochi secondi la temperatura cutanea delle aree da trattare poco oltre i 50°C. In alcuni casi, per la prevenzione delle recidive da herpes, possono essere utili oltre ai farmaci tradizionali, anche i rimedi omeopatici e omotossicologici, sempre sotto la guida del proprio medico ed evitando terapie fai da te.