Dermatologo Dott. Del Sorbo

Dermatite del nuotatore

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO

Dermatite del nuotatore dopo bagno in acqua di mare, fiume o lago

La dermatite del nuotatore è provocata dal contatto della cute con le cercarie, larve immature di piccoli parassiti (schistosomi) presenti nell’acqua di mare, nei fiumi, nei laghi e negli stagni. Il prurito inizia pochi minuti dopo il contatto con l’acqua infestata dalle cercarie, mentre per la comparsa delle papule, possono trascorrere anche alcune ore. Tale dermatite è intensamente pruriginosa, specie dove il contatto con l’acqua infestata è stato prolungato (es. costume da bagno, aree a contatto con la scogliera, etc). Nell’acqua di mare, reazioni simili possono essere scatenate anche da agenti urticanti come meduse, alghe blu, coralli, anemoni, etc. È utile pertanto liberarsi quanto prima del costume bagnato (lavaggio in lavatrice a 90°), disinfettare la pelle con una soluzione antisettica (possono andar bene anche sapone, alcool o aceto) in attesa del medico della struttura balneare o della visita dermatologica.

immagine di dermatite del nuotatore o eruzione del bagnante

Tali dermatiti si possono verificare sia in seguito a bagno nelle acque stagnanti che in acqua di mare

dermatite e prurito dopo bagno a mare

In alcuni casi più gravi, alla dermatite e al prurito feroce, possono associarsi anche febbre, mal di testa, vomito, diarrea e debolezza muscolare, che possono orientare il medico verso una terapia per via sistemica. Nelle acque stagnanti la dermatite da cercarie è più frequente, soprattutto se queste sono basse e calde. Con la visita specialistica presso il proprio dermatologo, sarà possibile giungere a una diagnosi precisa, escludere eventuali altri fenomeni di iperreattività cutanea all’acqua (es. prurito acquagenico, acquadinia, orticaria acquagenica, etc) o al sole (per esempio eritema solare, dermatite polimorfa solare e altre fotodermatosi) e programmare una terapia mirata in base alla diagnosi clinica e di laboratorio. Le manifestazioni cliniche, tendono a sparire dopo circa 2 settimane di terapia. In caso di contatto accertato con meduse, evitare di lavare l’area trattata con acqua dolce, in quanto l’operazione potrebbe liberare altre sostanze urticanti dalle nematocisti della medusa. In questi casi si consiglia il lavaggio con acqua di mare e l’applicazione di creme mirate prescritte dal medico dello stabilimento balneare al momento della visita (es. creme corticoantibiotiche). Nei soggetti olivastri o ben abbronzati, si consiglia inoltre l’applicazione di creme con alto fattore di protezione solare, in modo da ridurre le possibilità di eventuali esiti pigmentari. La dermatite del nuotatore, nota anche come dermatite da cercarie, fu descritta il 31 marzo 1928 dall’elmintologo americano William Walter Cort e attualmente è inserita con il codice 1F86.4 all’interno del sistema di classificazione internazionale delle malattie ICD-11.

eruzione cutanea del bagnante