Dermatologo Dott. Del Sorbo

Malattie a trasmissione sessuale: penoscopia e vulvoscopia

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO

La DERMATOLOGIA GENITALE è la branca dermatologica che si occupa in particolare dello studio, della prevenzione e della cura delle problematiche relative a cute e mucose dei genitali esterni. In Italia essa è praticata da tutti i Medici Specialisti in Dermatologia e Venereologia. Fino a qualche anno fa lo Specialista giungeva alla diagnosi di queste patologie ricorrendo alla propria esperienza clinica, a un attento esame obiettivo e a importanti esami di laboratorio specifici per le malattie veneree (vasto gruppo di malattie sessualmente trasmissibili comprendenti AIDS, sifilide, gonorrea, ulcera molle, linfogranuloma venereo, granuloma inguinale, condilomi, papulosi bowenoide, herpes genitale, mollusco contagioso, candidosi, tricomoniasi, scabbia, pediculosi, infestazioni da parassiti, infezioni da clamidia, infezioni da micoplasma, etc).

È importante però ricordare che il distretto anogenitale oltre a essere interessato da malattie a trasmissione sessuale è spesso una sede privilegiata delle più comuni malattie dermatologiche come balanite xerotica, psoriasi, balanite irritativa, balanopostite diabetica, eczema, eritema fisso da farmaci, balanite lipoidica, vitiligine, lichen sclerosus e dermatite seborroica. La localizzazione genitale della dermatite seborroica prende il nome di balanite seborroica o balanopostite seborroica se oltre al glande è interessato anche il prepuzio. In questi casi gli esami di laboratorio possono essere meno utili rispetto a un’attenta anamnesi e alla ricerca dei possibili «segni» extragenitali della malattia. La recente introduzione in medicina di sistemi digitali che consentono l’acquisizione e l’analisi delle immagini e l’applicazione di programmi di intelligenza artificiale (reti neurali) per la diagnosi assistita, sta riscontrando un crescente successo in molte aree della dermatologia digitale per immagini (videodermatoscopia a epiluminescenza per la cosiddetta «mappa dei nei», dermatoscopia del cuoio capelluto per lo studio delle alopecie, videocapillaroscopia per l’esame del microcircolo, penoscopia e vulvoscopia digitale in dermatologia genitale).

venereologia napoli

Papule perlacee della corona del glande (in alto) e grani di Fordyce (in basso), come fenomeni fisiologici in dermatologia genitale

venereologia salerno

La PENOSCOPIA e la VULVOSCOPIA (note anche come genitoscopia o dermatoscopia genitale) sono metodiche diagnostiche non invasive che permettono al dermatologo di valutare alcuni pattern morfologici che si possono osservare in corso di fenomeni fisiologici o patologici della cute e delle mucose dell’area genitale. Allo stato attuale tali tecniche possono essere utili al dermatologo nella diagnosi di alcune patologie virali (es: infezioni da HPV papillomavirus), anche se per il momento sono da ritenersi ancora allo stato sperimentale.

Il PENOSCOPIO e il VULVOSCOPIO digitale sono costituiti da microcamere ad alta risoluzione, collegate a un computer e provviste di ottiche appropriate e di una fonte di luce visibile incidente. L’immagine digitale che ne deriva è la rappresentazione visiva di una matrice bidimensionale composta di righe e colonne di elementi chiamati pixel. Il software è strutturato in modo da permettere l’archivio e l’elaborazione delle immagini o filmati così ottenuti, con la possibilità di utilizzo di particolari algoritmi di calcolo, definiti «filtri digitali» o curve di colore, in grado di migliorare la visibilità del pattern vascolare dell’area genitale, notoriamente sprovvisto del naturale contrasto presente negli altri distretti cutanei a causa della notevole vascolarizzazione dei genitali maschili e femminili.

differenza tra angiocheratomi e malattie a trasmissione sessuale

Non tutte le patologie dell’area anogenitale sono a trasmissione sessuale. Immagini di angiocheratomi (in alto) e di melanoma (in basso)

malattie a trasmissione sessuale in venereologia

L’esame viene condotto al momento della visita venereologica in pochi minuti, acquisendo le immagini a ingrandimenti tali da consentire a un campo di inquadratura di pochi millimetri di diametro di essere visualizzato a tutto schermo (circa 50 ingrandimenti). L’immagine così ottenuta è tradotta dal software in valori numerici misurabili in maniera oggettiva e riproducibile. Quadri frequentemente osservati in penoscopia e vulvoscopia digitale sono il cosiddetto pattern vascolare “a mosaico” (condilomi), il pattern vascolare “a forcina” (papule perlacee), le ghirlande vascolari (grani di Fordyce), il pattern “lacunare” (angiocheratomi di Fordyce, angiomi rubino), il pattern “parallelo” (melanosi genitale) e il pattern vascolare “a corona” (mollusco contagioso). La venereologia rientra nella branca più ampia della dermatologia genitale, in cui si dedica la stessa importanza alle malattie veneree e non infettive. Nel distretto genitale, la frequenza di melanoma amelanotico è più alta che nelle aree extragenitali, specie nella donna. Nel 2001 la casa editrice Dermo Edizioni ha pubblicato in Italia il primo Atlante a colori di Dermatologia Genitale, contenente immagini ad alta definizione di penoscopia e vulvoscopia nel soggetto sano e nel patologico. Nonostante in dermatologia genitale la diagnosi è soprattutto clinica, la macchina può essere talora un valido aiuto nel confermare o eventualmente escludere la diagnosi fatta dal clinico. Molto importante in questi casi è l’approccio e la preziosa collaborazione multidisciplinare dermatologo - ginecologo nella diagnosi ed eventuale terapia della coppia.