Dermatologo Dott. Del Sorbo

Punture di insetti e malattie dermatologiche

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO
Punture da insetti comuni
Gli insetti sono piccoli invertebrati classificati in circa un milione di specie e da soli e sulla terra essi sono in numero maggiore rispetto a tutti gli altri esseri del regno animale messi insieme, uomo incluso. Questi preziosissimi esseri, svolgono un ruolo funzionale fondamentale per il ciclo del carbonio e la loro scomparsa improvvisa dalla terra, renderebbe impossibile la vita all’uomo. Ma data la loro abbondanza in alcuni ambienti, possono talora essere vettori di importanti malattie anche per l’uomo. Da un punto di vista tassonomico gli insetti appartengono al vasto gruppo (phylum) degli artropodi, comprendente anche gli aracnidi (es. acari, zecca, ragni, scorpioni, etc), i miriapodi (es. millepiedi, centopiedi, etc) e i crostacei acquatici (es. pulce d’acqua, paguro, etc).

PUNTURE DI ZANZARE, FLEBOTOMI E TAFANI (ditteri ematofagi)

Le punture di zanzara (culicosi) sono molto comuni alle nostre latitudini, specie nei mesi caldi. Esistono oltre 3500 specie di zanzara e alcune di esse (zanzare ematofaghe) possono trasmettere malattie infettive anche all’uomo. Mentre il maschio della zanzara è un insetto tranquillo e vegetariano, la zanzara femmina, una volta giunta sulla nostra pelle, inietta attraverso la sua saliva, un mix di sostanze ad azione anestetizzante (per poter lavorare con calma), anticoagulante (per mantenere il sangue liquido) e vasodilatatrice (per poter prelevare adeguate quantità di sangue e renderlo disponibile per la maturazione delle uova). Appena la zanzara ha prelevato la quantità di sangue desiderata, si allontana e sul distretto cutaneo interessato si presenta una papula eritematosa caratterizzata da intenso prurito, che in seguito a grattamento evolve rapidamente in pomfo. Prima di andar via, la zanzara femmina deposita sulla pelle una serie di feromoni, che richiamano altre femmine anche a distanza. La reazione può variare da individuo a individuo. Negli individui affetti da orticaria papulosa (nota anche con il nome di strofulo, lichen urticatus, prurigo ectoparassitaria, etc), si verifica una reazione spropositata della cute nei confronti della saliva degli insetti, fino alla formazione di vere e proprie bolle, estremamente pruriginose. La disposizione lineare delle manifestazioni cliniche facilita la diagnosi di punture da insetto.

immagine di orticaria papulosa insorta in seguito a puntura di insetti
Foto di orticaria papulosa in età pediatrica (strofulo), con reazione orticarioide comparsa in seguito a punture di insetti

La zanzara può scegliere di prelevare sangue da aree scoperte o coperte dai vestiti, grazie alla sua capacità di perforare anche gli indumenti più spessi. Punture multiple (es. invasione da uno sciame di zanzare) possono essere talora molto pericolose, specie in età pediatrica. Le zanzare preferiscono la pelle dei bambini, per questioni di sudore e temperatura (cute più calda a causa di una maggiore superficie corporea e di un’aumentata eliminazione transepidermica di acqua (TEWL = Trans Epidermal Water Loss). Le zanzare comuni possono preferire alcuni individui rispetto ad altri, scelta influenzata da svariate sostanze presenti nel sudore, nel sebo e nell’aria (es. acido lattico, anidride carbonica, acido urico, acido folico, etc) e lavorano solitamente dal tramonto all’alba, mentre la zanzara tigre (aedes albopictus) e la zanzara coreana (aedes koreicus) preferiscono invece pungere di giorno. Le acque stagnanti sono l’habitat preferito delle zanzare. Alcune di esse possono talora essere veicolo di importanti malattie infettive (es. malaria, leishmaniosi, dengue, filariosi, febbre gialla, encefalite, etc) e per questo è molto importante un controllo di questi insetti mediante bonifica ambientale periodica.

Le cosiddette bat box, sono comode casette di legno per ospitare in estate pipistrelli in giardino o sulla parete esterna della casa e rappresentano un buon modo per difendersi dalle zanzare senza dover sempre ricorrere a sostanze nocive, dal momento che un pipistrello mangia circa 2000 zanzare a notte. Altri predatori naturali delle zanzare, in particolare delle larve, sono i pesci rossi, le gambusie (pesci grigi) e le libellule. Molto importante è la prevenzione classica con zanzariere, repellenti e diffusori per ambienti. In commercio ci sono ottimi repellenti adatti alla pelle delicata dei bambini, disponibili sia in spray che in gel. Nei neonati, può essere utile ricorrere a repellenti naturali a base di tea tree oil, aglio, eucalipto, geranio o citronella, da utilizzare nelle ore serali per la possibile azione fotosensibilizzante. Nel bambino più grande e nell’adulto, si possono utilizzare i repellenti chimici disponibili in commercio, secondo le indicazioni del proprio dermatologo. Anche l’aria condizionata, rende le zanzare meno aggressive. Oltre ai comuni repellenti, al momento della visita possono essere consigliati ad adulti e bambini anche comodi bracciali antizanzare (da applicare ai polsi o alle caviglie), o speciali cerotti (patch) da applicare sulla pelle o sugli abiti per tenere lontani questi fastidiosi insetti. Tra i rimedi ambientali impiegati per tenere lontani gli insetti, ricordiamo anche le lanterne da giardino (simili alle classiche candele alla citronella), le piastrine impregnate di sostanze piretroidi (fornetto elettrico), i vaporizzatori elettrici per ambienti, le rumorosissime trappole elettriche a bassa e alta tensione, gli insetticidi da giardino, le spirali (o zampironi) e i dispositivi elettronici a ultrasuoni o a radiofrequenza. Oltre ai farmaci topici e sistemici, tra i rimedi rapidi contro il prurito, il dolore e il gonfiore provocato dalle punture di insetti, esistono anche dispositivi portatili che applicati per pochi secondi sulla singola puntura di insetto, forniscono sollievo grazie a una fonte di calore (termoterapia), in maniera più o meno simile ai dispositivi talora utilizzati per alleviare i fastidi dell’herpes labiale.

punture di insetti

Punture di zanzara del viso (foto in alto) e del tronco (immagine in basso)

punture di zanzara

Per tenere lontane le zanzare è molto importante eliminare i ristagni d’acqua (es. sottovasi, bidoni, vasche, fontane ornamentali, etc) e quando ciò non è possibile, andrebbero trattati con larvicidi naturali (es. pesci rossi, fili di rame, etc) o di sintesi, disponibili in qualsiasi farmacia. Questi sistemi sono validi per la maggior parte delle zanzare presenti alle nostre latitudini (es. culex, aedes, anopheles, etc), per i tafani (es. tabanus bromius, hematopota pluvialis, chrysops relictus, etc) e i flebotomi (es. phlebotomus perniciosus, phlebotomus perfiliewi, phlebotomus major, etc). L’uso di rimedi omeopatici o di integratori contententi ledum palustre (estratto naturale della rhododendron tomentosum, una comune pianta da fiore), può rendere il sudore particolarmente sgradevole agli insetti (repellente naturali), ma completamente inodore per l’uomo. Sulla cute degli arti di alcuni individui predisposti, una puntura di insetto può essere talora causa di dermatofibroma lenticolare.

immagine di reazione orticarioide in seguito a punture di insetti

I classici pomfi che si osservano in seguito a una normale puntura da insetti
punture di insetti
Arti inferiori: puntura di zanzara escoriata (immagine a sinistra) e dermatofibroma lenticolare (foto a destra)

DERMATITI DA LARVE DI DITTERI (larva migrans, miasi)

La larva migrans cutanea è una dermatite serpiginosa, causata dalla larva di un parassita che vive nell’intestino degli animali domestici (ancylostoma braziliense). Le manifestazioni cliniche sono filiformi e superficiali, in quanto limitate alla sola epidermide. La larva migrans può presentarsi con intenso prurito ed è nella maggior parte dei casi autorisolutiva. La miasi foruncoloide è invece dovuta alla penetrazione nella pelle di larve di mosche (es. hypoderma bovis) e si presenta con un piccolo nodulo eritematoso, centrato dall’estremità caudale della larva, che appare come conficcata nella cute.

PUNTURE DI PULCI (anafanitteri)

Le punture di pulci (pulicosi) si presentano con papule o pomfi ravvicinati, pruriginosi e centrati dal segno della puntura. Queste punture possono localizzarsi in qualsiasi area del corpo e sono caratterizzate da un intenso prurito. Talora il grattamento cronico può sviluppare un’impetigine secondaria, specie in età pediatrica. Le punture di pulci sono facilmente riconoscibili in quanto si tratta di un parassita che effettua pasti frequenti e i pomfi sono spesso ravvicinati (si dice che la pulce effettua a poca distanza, colazione, pranzo e cena). Essendo parassiti che non tollerano bene la luce, le punture di pulci, sono osservate maggiormente nelle aree coperte (per esempio glutei, caviglie). Si tratta di un fenomeno da non sottovalutare, dal momento che alcuni tipi di pulci, possono talora essere vettori di importanti malattie infettive come il tifo esantematico e la peste. La femmina gravida di una pulce in particolare, nota come Tunga penetrans, può talora infestare la pelle e determinare una tungiasi.

PUNTURE DI CIMICI (emitteri)

Le cimici sono piccoli insetti notturni ematofagi, di cui se ne conoscono oltre 100 specie diverse. Esse parassitano gli ambienti domestici (specie la camera da letto) e sono facilmente riconoscibili per il loro odore sgradevole. Le punture di cimici (cimicosi) si presentano sotto forma di papule e pomfi molto pruriginosi e sono causate dall’inoculazione nella pelle di una sostanza anticoagulante, simile a quella utilizzata dalle zanzare. Il grattamento cronico, può provocare un’impetiginizzazione delle maniafestazioni cliniche. Gli spray per uso domestico, attualmente presenti in commercio, consentono una buona disinfestazione da cimici, pulci, tafani e zanzare.

PEDEROSI CUTANEA O DERMATITE DA PAEDERUS

La pederosi cutanea o dermatite da Paederus è una dermatite lineare causata da coleotteri appartenenti alla Famiglia delle Staphylinidae, e fu descritta nel 1802 dall’entomologo francese Pierre André Latreille. Su cute e mucose questi insetti possono talora liberare una sostanza irritante e vescicante nota come pederina, e quando entra a contatto con gli occhi può causare una tipica congiuntivite nota in Kenya con il nome di occhio di Nairobi. La dermatite da Paederus può manifestarsi sotto forma di vescicole e bolle soprattutto alla pelle del volto, dove causa rossore, sensibilità, reattività e bruciore cutaneo.

PUNTURE DI API E MORSI DI RAGNI

La maggior parte degli imenotteri (es. api, vespe, calabroni, etc) hanno un pungiglione con il quale iniettano nella pelle un veleno, solitamente ben tollerato dagli esseri umani, tranne in alcuni individui, in cui si possono avere reazioni anafilattiche anche molto gravi. Le punture da api, vespe e calabroni, sono caratterizzate da dolore, prurito, edema ed eritema nell’area interessata. Si tratta di insetti normalmente pacifici, fino a quando non vengono disturbati. L’apitoxina (veleno d’api) contiene un mix sostanze chimiche (es. apamina, mellitina, secapina, tertiapina, adolapina, acido formico, istamina, etc) e può dare reazioni gravi in circa l’1% della popolazione. La mellitina del veleno d’api, provoca intenso dolore in quanto attiva direttamente i recettori vanilloidi cutanei TRPV1 (recettori cutaneo mucosi coinvolti nella regolazione della soglia del dolore). L’attivazione repentina dei recettori vanilloidi TRPV1 si ha anche in seguito al cosiddetto morso dolorosissimo della tarantola, ragno innocuo presente anche in Italia. Il termine tarantola fu infatti coniato nella città di Taranto e la leggenda narra che il dolore del morso di questo ragno fosse così forte da provocare come riflesso una danza, che prese un nome diverso a seconda dei luoghi (nacquero così la pizzica salentina in Puglia, la tarantella cilentana in Campania, la tirantella riggitana in Calabria, etc). I ragni domestici, quasi sempre innocui, creano solitamente manifestazioni cliniche simili alle punture di insetti, a eccezione del ragno bruno solitario, che può creare talora reazioni anche gravissime. Lo scleroderma domestico (Sclerodermus domesticus) è un piccolo insetto simile a una formica e la sua puntura provoca sulla pelle papule e pomfi particolarmente pruriginosi e dolenti. Nella puncta pruritica, fenomeno comune a numerose malattie della pelle, si ha la percezione come se tanti piccoli insetti camminassero sulla pelle, provocando una fastidiosa sensazione puntoria simile a quella provocata da tante punture di spilli sulla pelle. In questi casi vanno ricercate le possibili cause, in quanto raramente questo fenomeno si associa a vere e proprie punture di insetti.


malattie trasmesse con le punture di insetti