Dermatologo Dott. Del Sorbo

Pelle grassa: acne, cisti, comedoni e dermatite seborroica

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO

La pelle seborroica si presenta lucida e untuosa. Paradossalmente una pelle eccessivamente grassa, viene descritta e percepita dai pazienti come secca e disidratata. Questo avviene perché la detersione delle aree seborroiche del viso, rimuove in maniera repentina l’eccesso di sebo dalla superficie cutanea, lasciando nel paziente, una sensazione di pelle secca e un fastidioso senso di tensione della cute (sensazione di pelle che «tira»). Una detersione così aggressiva induce il paziente all’applicazione di creme idratanti grasse, che pur riducendo istantaneamente tale disagio, spesso aumentano inconsapevolmente la seborrea. La secrezione eccessiva di sebo può avere diverse conseguenze dermatologiche.

1) SEBORREA: cute oleosa e lucida nelle aree centrali del viso, che diventano molto secche in seguito alla normale detersione. Assenza di fenomeni infiammatori;

2) DERMATITE SEBORROICA: l’eccesso di sebo, crea un microambiente ideale per la proliferazione di alcuni lieviti (es. Malassezia restricta, Malasezzia globosa, Malassezia furfur) che grazie alle loro lipasi liberano dal sebo alcuni acidi grassi ad azione irritante. Le aree interessate dal fenomeno (es. aree centrali del viso, padiglioni auricolari, cuoio capelluto, torace, etc) si presentano eritematose e desquamate. Anche in questo caso, l’eccesso di sebo, viene erroneamente riferito dal paziente, come pelle secca che si squama e genera prurito. Al cuoio capelluto, le squame untuose possono a volte provocare una fastidiosa sensazione di prurito e il paziente riferisce una “forfora” persistente, specie all’attaccatura dei capelli. Durante la stagione balneare, la seboregolazione indotta dal sole e dall’acqua di mare, apporta benefici notevoli ai pazienti. Esistono in commercio diversi seboregolatori, in grado di aiutare a gestire le fastidiose recidive di tale inestetismo. In base alle manifestazioni cliniche in atto, il dermatologo può indirizzare il paziente verso una terapia di attacco con compresse o una più blanda terapia di mantenimento con creme, shampoo o detergenti specifici.

dermatite seborroica
Dermatite seborroica localizzata ai lati del naso (piega naso labiale) caratterizzata da tipiche squame giallo untuose

dermatite seborroica salerno
Dermatite seborroica localizzata in regione sternale

3) ACNE: l’ipersecrezione sebacea crea la formazione di un «tappo» di sebo e cheratina a livello del follicolo pilifero, che consente ad alcuni batteri (es: Cutibacterium acnes, Staphilococcus aureus, etc) di degradare tale materiale in acidi grassi irritanti. Le pareti del follicolo, rompendosi, liberano tali sostanze nel derma, dando luogo ai tipici segni dell’acne (nella foto). L’acne tende a migliorare nei mesi estivi grazie all’azione benefica svolta dai raggi ultravioletti e dell’acqua di mare. A differenza della dermatite seborroica, nell’acne l’infiammazione si verifica ad livello più profondo (follicolo pilifero), creando papule, pustole, noduli, cisti, comedoni e talora cicatrici. In questo sito vi è una monografia dettagliata sull’acne e sulle sue principali varianti cliniche.

acne salerno

4) COMEDONI: una pelle seborroica predispone alla comparsa dei cosiddetti punti neri (comedoni aperti) e punti bianchi (comedoni chiusi o microcisti);

5) CISTI SEBACEE: l’eccesso di sebo, può dare origine in alcune aree (es: tronco, cuoio capelluto) alla formazione di cisti sebacee (accumulo di sebo e cheratina). Una volta diagnosticata, la cisti può essere asportata chirurgicamente, preferibilmente quando non è infiammata. Nelle foto in basso si può osservare la coesistenza di cisti sebacea e comedoni chiusi (punti neri) su una pelle eccessivamente grassa.

Dermatite seborroica salerno

Il sebo in eccesso va rimosso in maniera delicata, secondo le indicazioni del proprio dermatologo. Questa sostanza costituisce infatti un importante meccanismo di difesa della cute e la rimozione repentina con detergenti aggressivi, induce la secrezione di altro sebo (effetto rebound). Oggi il dermatologo dispone di terapie sia per via orale che per via locale, che consentono di apportare notevoli benefici, evitando le suddette conseguenze di una cute troppo oleose. Il sebo non deve essere eliminato drasticamente poiché esso contribuisce alla formazione del film idrolipidico e al mantenimento di una pelle morbida al tatto. Una pelle che produce una quantità adeguata di sebo è più resistente ai danni del fotoinvecchiamento cutaneo (photoaging), mantenendo un aspetto luminoso e giovanile. Una disidratazione eccessiva, indebolisce le difese della cute, rendendola secca, desquamante, opaca e rugosa.