Dermatologo Dott. Del Sorbo

Mappa dei nei

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO

Melanoma: bastano pochi minuti per stabilire se un «neo» è semplicemente un «neo»

Un esame dei nei presso il proprio dermatologo è importante perché in alcuni casi, essi possono somigliare al temibile melanoma e ritardarne così la diagnosi precoce.

COS’È IL MELANOMA: costituisce il 3% di tutte le neoplasie maligne e origina solitamente dai melanociti della cute e delle mucose. In questi ultimi anni la sua incidenza nel mondo è aumentata (in Italia è superiore a 10 casi all’anno ogni 100.000 abitanti) ed è oggi responsabile di almeno l’1% dei decessi per tumori. Il melanoma può svilupparsi sulla cute sana o può insorgere in associazione con un neo preesistente.

FATTORI DI RISCHIO: sono la predisposizione familiare, l’elevato numero di nei, un fototipo basso (pelle chiara che si ustiona facilmente al sole) e un’errata esposizione al sole soprattutto in età pediatrica. Chiaramente l’errata esposizione al sole non è l’unico fattore scatenante, in quanto il melanoma può insorgere anche in zone non esposte al sole come la pianta del piede e l’area genitale.

COME SI PRESENTA: esistono sia forme di melanoma sia piane che rilevate sul piano cutaneo, che possono in molti casi somigliare a un comune neo (foto) ed è proprio per questo che è importante la diagnosi precoce attraverso un controllo ambulatoriale periodico presso il proprio dermatologo di zona.

QUANDO PREOCCUPARSI: è importante controllare i nei periodicamente almeno una volta all’anno o secondo le indicazioni del proprio medico. In particolare è importante rivolgersi al dermatologo nei casi in cui si osserva che un neo ha cambiato aspetto nel giro di poco tempo. Il sanguinamento spontaneo di un neo è un altro elemento molto importante. Esiste una regola mnemonica indicata con le prime 7 lettere dell’alfabeto (regola ABCDEFG) che aiuta a ricordare alle persone quando rivolgersi al proprio medico. La lettera “A” sta per Asimmetria, nel senso che qualsiasi neo asimmetrico (cioè di forma irregolare) dovrebbe essere sottoposto almeno una volta al dermatologo. La lettera “B” indica Bordo irregolare, la lettera “C” indica Colore non uniforme, la lettera “D” indica un Diametro del neo superiore a 6 mm, la lettera “E” (la più importante delle 7) indica l’Evoluzione del neo. Un’evoluzione rapida (cambiamenti del neo nel giro di qualche mese) costituisce infatti un importante segnale di allarme. La lettera “F” indica invece la Familiarità per melanoma e pertanto i membri di una famiglia con casi di melanoma andrebbero monitorati più frequentemente. Tale lettera serve anche a ricordare il Fototipo (propensione a sviluppare eritema solare e scottature solari), in quanto i soggetti che al mare si abbronzano poco e si scottano spesso, sarebbero più inclini a sviluppare un melanoma. Infine la lettera “G” indica la Grande quantità di nei e i soggetti con più di 50 nei andrebbero monitorati più spesso degli altri. Attualmente si tende a dare meno importanza al punto D (diametro), in quanto al momento della cosiddetta mappa dei nei, non è raro il riscontro di melanomi di diametro inferiore ai 6 mm (small melanoma).

MAPPATURA DEI NEI: oggi il dermatologo dispone di una moderna tecnica di osservazione dei nei denominata dermatoscopia a epiluminescenza, nota anche con il nome di nevoscopia o “mappa” dei nei. Tale esame viene effettuato al momento della visita dermatologica con uno strumento denominato dermatoscopio, che permette allo specialista di individuare dei particolari del neo invisibili a occhio nudo e di stabilire così per ciascun individuo una sorta di “profilo” nevico. La tecnica permette di valutare la morfologia e la disposizione degli addensamenti di melanina (reticolo pigmentario) e delle anse capillari, non apprezzabili alla semplice ispezione clinica. Il continuo perfezionamento delle tecniche di imaging digitale, permettono oggi al dermatologo una sorta di diagnosi “assistita” dalla macchina, in cui un computer attraverso un particolare software, identifica automaticamente il bordo del neo in esame e ne estrae i parametri relativi a dimensione, forma e distribuzione del colore. Quindi il sistema confronta l’immagine in esame con quelle inserite in un enorme archivio digitale (database). Nonostante i progressi della telemedicina, la diagnosi del melanoma resta ancora oggi di tipo clinico (cioè fatta dal medico e non dal computer), anche se in molti casi la macchina può fornire al dermatologo utilissime informazioni ai fini di una diagnosi sempre più raffinata.

Melanoma genitale vulva pene

Il melanoma può presentarsi anche in aree non esposte direttamente al sole

dermatoscopia e mappa dei nei

Nella foto in alto è rappresentato un melanoma nodulare della regione pubica. Questo deve far riflettere sul fatto che una visita dermatologica completa dei nevi, deve comprendere tutte le aree del corpo, dalla testa ai piedi, vista la possibilità di insorgenza del melanoma anche in sedi non esposte al sole. L’immagine a destra rappresenta invece il classico esame dermatoscopico dei nevi, con la possibilità di osservare su monitor le caratteristiche cromatiche della lesione. Anche nelle persone con pochi nei, occorrerà prestare particolare attenzione a eventuali elementi nevoidi “intrusi” con aspetto clinico e/o dermoscopico diverso rispetto alla media degli altri nevi del paziente (cosiddetto ugly duckling sign o segno del brutto anatroccolo, ben visibile nella foto in alto). Un neo che prude, sanguina, si gonfia e all’improvviso cambia dimensioni o colore va sottoposto al proprio dermatologo per una verifica mediante dermatoscopio.

Esistono diversi tipi di nei (per esempio nevo di Clark, nevo di Miescher, nevo di Unna, nevo di Spitz, il nevo spilus, il nevo congenito, nevo di Sutton o neo alone, nevo di Meyerson, nevo displastico, nevo di Reed, nevo acromico, nevo blu, nevo di Ota, nevo di Ito, nevo a coccarda di Happle, nevo di Nanta, nevo ricorrente, nevo desmoplastico, etc).

Anche il melanoma ha diverse varianti (per esempio lentigo maligna di Hutchinson, melanoma a diffusione superficiale, melanoma nodulare, melanoma lentiginoso acrale, melanoma amelanotico, melanoma delle mucose, melanoma ungueale, melanoma oculare, melanoma orale, melanoma genitale, melanoma polipoide, melanoma verrucoso, melanoma in gravidanza, melanoma dei bambini, etc).

nevoscopia salerno
La diagnosi di melanoma sospettata in dermatoscopia, viene confermata con l’asportazione chirurgica e l’esame istologico

Nella foto a sinistra si osserva un neo che a prima vista sembrerebbe essere tranquillo. Infatti a occhio nudo non è possibile osservare le strutture pigmentarie della lesione, in quanto lo strato corneo dell’epidermide, riflette la luce (foto centrale). Con la dermatoscopia (foto a destra) viene eliminata la porzione di luce riflessa dalla cute e si rende pertanto possibile l’osservazione delle caratteristiche cromatiche profonde (es. rete irregolare, depigmentazione reticolare, strie periferiche, velo grigio blu del melanoma, isola dermoscopia uniforme che differisce dal resto della lesione, etc). Nei casi sospetti viene programmata un’asportazione chirurgica completa con esame istologico. Una visita dermatologica periodica presso il proprio dermatologo, con eventuale dermatoscopia (nota anche come nevoscopia, mappatura o mappa dei nei) permetterà un’analisi completa dei nei normali e sospetti.