Dermatologo Dott. Del Sorbo

Eritema da scaldino e livedo reticolare

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO
La dermatite da scaldino esordisce poco dopo l’esposizione a sorgenti di calore
L’eritema da scaldino detto anche eritema ab igne (eritema igneo o eritema da calore), è una reazione eritematosa reticolare che insorge poco dopo l’esposizione a fonti di calore (per esempio sauna, vapore, stufa, scaldino, camino, termosifone, borsa di acqua calda, termocoperta, computer portatile). Nei giorni successivi, le aree arrossate che disegnano un reticolo sulla pelle possono assumere un colorito brunastro che tende a sfumare nelle settimane seguenti. Sono possibili recidive, alle successive esposizioni alle sorgenti calde.

Al momento della visita va distinta la semplice dermatite da scaldino da altre patologie più gravi

La visita dermatologica è importante per distinguere un semplice eritema da scaldino da altre situazioni più impegnative (per esempio cutis marmorata teleangectasica congenita, livedo da stasi, eczema da stasi, livedo ramificate a piccole e grandi maglie, dermatite livedoide di Nicolau, vasculiti da immunocomplessi, sindrome da anticorpi antifosfolipidi, poichilodermia atrofica vascolare o parapsoriasi poichilodermica a grandi chiazze di Jakobi, malattia di Majocchi, morfea, pitiriasi lichenoide, eritema nodoso, dermopatia pigmentosa reticolare, incontinentia pigmenti, malattia di Galli Galli, acropigmentazione di Kitamura, lichen planus pigmentoso, dermatite da contatto pigmentata, pigmentazione post infiammatoria, prurigo pigmentosa).

immagine di dermatite da scaldino degli arti inferiori, in seguito ad esposizione a fonte di calore

Nella dermatite da scaldino le aree reticolari inizialmente eritematose (foto in alto), possono assumere un colorito brunastro (foto in basso)

dermatite da scaldino alle gambe con aree pigmentate

L’eritema da scaldino è più frequente nelle donne e si localizza soprattutto agli arti inferiori

L’eritema da scaldino (detto anche sindrome da tostapane o toasted skin syndrome), si presenta soprattutto con temperature superiori ai 40°C e in alcuni casi può associarsi a un lieve prurito o bruciore. Questa dermatite fu descritta la prima volta nel 1909 dal dermatologo londinese Horatio George Adamson come livedo reticolare pigmentata ed è nota anche come eritema caloricum di Finlayson. L’eritema reticolato iniziale è dovuto alla formazione di teleangectasie, mentre la pigmentazione reticolata dei giorni successivi è caratterizzata dall’accumulo di melanina ed emosiderina. Se il contatto tra la pelle e la fonte di calore diventa eccessivo e continuativo, a lungo andare il danno termico che si accumula produce effetti visibili sia all’esame obiettivo (eritema ab igne) che all’esame istologico (per esempio cheratinociti necrotici, ipercheratosi). Dal momento che l’istologia dell’eritema da scaldino ricorda un po’ quella osservata in presenza di cheratosi attiniche, l’eritema da scaldino è detto anche cheratosi termica o cheratosi da calore. Questo aspetto istologico dovrebbe suggerire di evitare il contatto ripetuto e prolungato con fonti di calore, limitando in questo modo eventuali effetti degenerativi che il danno termico persistente potrebbe indurre nel lungo periodo. Mentre nelle cheratosi attiniche il danno cutaneo è legato alle radiazioni ultraviolette (radiazioni UV → cheratosi attinica → spinalioma) nell’eritema da scaldino tali effetti sono indotti dalle radiazioni infrarosse (radiazioni IR → eritema da scaldino → ?). Alcune professioni esposte a fonti di calore (per esempio fabbri, fornai, fuochisti, fonditori, soffiatori di vetro) possono sviluppare manifestazioni cliniche simili anche in altre aree del corpo. Anche l’uso del computer portatile appoggiato sulle cosce ogni giorno per ore, può essere una possibile causa di eritema da scaldino dei distretti cutanei continuamente scottati dalla batteria del laptop. Vanno evitate esposizioni croniche e prolungate a sorgenti di raggi infrarossi, in quanto vi può essere negli anni, un aumentato rischio di sviluppare cheratosi attiniche o spinaliomi, complicanze possibili ma non frequenti. Esistono anche rare varianti di eritema ab igne bolloso e ipertrofico. La dermatite da scaldino è più frequente nelle donne e in alcuni casi può essere associato a ipotiroidismo. Recentemente sono stati riportati casi di eritema ab igne, in alcuni soggetti che utilizzano per ore il computer portatile poggiato sulle cosce, a causa della quantità di calore prodotta da questi dispositivi. La rimozione del contatto cronico e prolungato con la sorgente di calore rappresenta già un buon modo per migliorare le manifestazioni cliniche, in abbinamento a un’eventuale terapia dermatologica con creme specifiche.