Dermatologo Dott. Del Sorbo

Eczema da contatto e prove allergiche

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO

Eczema da contatto o dermatite da contatto

La dermatite allergica da contatto (DAC o eczema allergico) si verifica perché la cute diventa sensibile nei confronti di alcune sostanze presenti in casa o nell’ambiente esterno. Essa può interessare qualsiasi area del viso, del corpo, del cuoio capelluto e persino dei genitali. Le chiazze eczematose si possono manifestare con prurito, rossore, vescicole, squame o croste. La cute interessata è molto ispessita e intensamente pruriginosa. Circa l’80% delle forme di eczema da contatto hanno un’origine irritativa (dermatite irritativa da contatto o DIC). Nell’eczema allergico da contatto (dermatite allergica da contatto o DAC) vi è invece un’infiammazione di tipo immunologico nei confronti di alcune sostanze, riproducibile mediante l’esecuzione dei patch test.

Dove si presenta: le cause più frequenti di eczema del cuoio capelluto sono le tinture, gli shampoo e le lozioni profumate; al viso la principale causa di dermatite da contatto sono i profumi e i cosmetici utilizzati nella skincare di tutti i giorni; mentre alle labbra, la cheilite allergica da contatto può essere provocata da rossetti, alimenti, dentifrici e protesi odontoiatriche. Gli eczemi localizzati alle orecchie sono a volte provocati da orecchini di bigiotteria, gocce otologiche e prodotti per permanenti; mentre i coloranti per tessuti, accessori metallici o di gomma e le creme cosmetiche, sono spesso causa di eczema allergico su più parti del corpo. I deodoranti e i prodotti per la depilazione causano spesso allergia alle ascelle, mentre preservativi e lubrificanti possono causare eczema ai genitali. L’eczema allergico dell’area perianale può essere provocato da componenti della carta igienica o da creme antiemorroidarie. La dermatite allergica delle mani, invece è spesso causata da guanti, creme barriera e allergeni professionali (per esempio nichel, cromo, resine). L’eczema cronico delle mani rappresenta circa il 10% di tutte le forme di eczema e a volte può essere espressione di dermatite atopica, persino in anziani e giovani adulti che in precedenza non avevano mai sofferto di atopia (adult onset atopic dermatitis). L’eczema allergico dei piedi è in molti casi legato al cuoio e alle gomme delle calzature, mentre stivali, farmaci e coloranti per tessuti determinano più spesso allergia alle gambe. L’alterazione della barriera cutanea che si verifica sulla pelle degli anziani con eczema asteatosico delle gambe, facilità la sensibilizzazione da contatto da parte degli apteni contenuti all’interno delle creme comunemente applicate nel tentativo di alleviare la secchezza eccessiva della pelle. Il mercurio utilizzato negli amalgami odontoiatrici può provocare al cavo orale, la stomatite allergica da contatto. In dermatologia pediatrica, l’eczema infantile è un fenomeno molto comune. Quando le chiazze eczematose hanno forma rotondeggiante si parla di eczema nummulare, mentre la presenza di vescicole pruriginose alle mani o ai piedi deve indurre a ricercare e a escludere un possibile eczema disidrosico. Ci sono anche situazioni in cui possono essere presenti contemporaneamente sia eczema che psoriasi e in tal caso si parla di PsEma (quadro clinico noto con diversi sinonimi come sindrome psoriasi eczema, psoriasi eczematosa, eczema psoriasiforme ed eczemoriasi). In questi pazienti i criteri clinici e istologici di psoriasi ed eczema sono spesso sovrapponibili.

La diagnosi: I patch test (test epicutanei) sono una metodica molto utilizzata dal dermatologo per identificare le cause di alcune reazioni da contatto. Sulla parte alta del dorso del paziente, si applicano dei speciali cerotti (nella foto) contenenti le sostanze allergeniche sospette (apteni). Il test viene interpretato dal medico dopo 48-72 ore dall’applicazione dei cerotti e in base alla risposta, viene redatta una scheda personalizzata in cui sono indicate le sostanze alle quali il paziente è risultato essere allergico, l’entità della reazione ottenuta e le norme di prevenzione per quelle determinate sostanze. In base all’attività lavorativa riferita dal paziente e alle sostanze sospette, il patch test standard, può essere integrato con apteni specifici per le singole professioni (es: patch test serie parrucchieri, metalmeccanici, pasticcieri, agricoltori, casalinghe, etc). Per alcune dermatiti, per le quali si sospetta un ruolo aggravante dei raggi solari, possono essere utili i fototest e i fotopatch test, praticati con delle sorgenti di luce artificiale.

prove allergiche cutanee mediante patch test
Il patch test viene effettuato applicando sul dorso del paziente, speciali cerotti contenenti le sostanze sospette (apteni)

Le cause: tra le sostanze che più spesso possono causare dermatite da contatto, ricordiamo il nichel (es: gioielli e accessori di abbigliamento), il cromo (es: cuoio e cemento), il cobalto (es: vernici, protesi dentarie), la lanolina e i parabeni (es: conservanti), la parafenilendiamina (es: tinture per capelli e per tessuti), i tiurami (es: additivi della gomma), la colofonia (es: colla per cerotti), il balsamo del Perù (es: farmaci, vernici), alcuni disinfettanti e i profumi (es: creme e detergenti viso-corpo). Esistono rare forme di eczema post traumatico causate ad esempio da una ferita o persino dallo sfregamento meccanico cronico (fenomeno di Koebner).

allergia al nichel

Eczema allergico da contatto al nichel, del collo (foto in alto) e della regione sovrapubica (foto in basso)

foto di eczema da contatto al nickel causato dalla cintura

Prevenzione e terapia: il modo migliore per evitare i fastidi causati dalle dermatiti allergiche da contatto è quello di evitare il contatto con l’aptene responsabile. Alcune creme a base di chitosano e lattoferrina, presentano una discreta capacità assorbente nei confronti del nichel (azione chelante), che le rendono utili in alcune dermatiti allergiche da contatto, in affiancamento alla terapia farmacologica. I farmaci utilizzati per curare le comuni allergie (es: antistaminici, antileucotrieni, cortisonici, etc) offrono in questi casi, benefici solo transitori, senza un’attenta prevenzione. Per ogni aptene risultato positivo al patch test, sarà consegnata al paziente una scheda dettagliata in cui è spiegato nel dettaglio, come evitare quel tipo di contatto.