Dermatologo Dott. Del Sorbo

Malattie delle labbra e dermatologia del cavo orale

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO

Cheilite

Le malattie della labbra sono nella maggior parte dei casi legate a fenomeni locali (es. infezione, infiammazione, cosmetici, materiali dentari, clima, sindrome della bocca urente, etc) ma talora possono rappresentare la spia di patologie localizzate in altri distretti (es. pemfigo volgare, pemfigoide bolloso, malattia di Rendu Osler, sindrome di Stevens Johnson, malattia di Behçet, sindrome orticaria angioedema, morbo di Crohn, acrodermatite enteropatica, amiloidosi, lupus eritematoso, sclerodermia, etc). Per questo motivo una visita specialistica dermatologica, si rende spesso utile in presenza di qualsiasi processo infiammatorio, per una valutazione accurata delle labbra e del cavo orale. Data la sede, il dermatologo si avvale molto spesso della preziosa collaborazione con altri specialisti (es. odontoiatra, odontostomatologo, chirurgo maxillo facciale, chirurgo plastico, endocrinologo, otorinolaringoiatra, etc), per un approccio multidisciplinare a patologie solo apparentemente semplici.

cheilite in campania a salerno e napoli
Cheilite erpetica (sinistra) - Cheilite traumatica da suzione (centro) - Papillomatosi orale florida (destra)

Vi sono diversi tipi di cheilite

Con il termine CHEILITE vengono indicate normalmente un gruppo molto vasto di patologie infiammatorie delle labbra e le cause possono essere veramente tante. Parliamo infatti di cheilite atopica, cheilite da candida, cheilite allergica da contatto, cheilite psoriasica, cheilite attinica, cheilite erpetica, cheilite factitia, cheilite da farmaci, cheilite esfoliativa, cheilite angolare, cheilite ghiandolare, cheilite granulomatosa, cheilite plasmacellulare, cheilite nutrizionale, cheilite amiloidosica, cheilite abrasiva precancerosa di anzilotti Manganotti, etc. “Cheilite” quindi è un termine generico (letteralmente significa infiammazione delle labbra) ed è un po’ come quando utilizziamo il termine aspecifico di “Dermatite” per indicare un’infiammazione cutanea, senza però fornire spiegazioni sulle possibili cause. Non sempre è semplice chiarire le cause di tali patologie, anche perché essendo il viso una zona esteticamente importante un eventuale esame istologico sarebbe effettuato solo quando il dermatologo lo ritiene estremamente necessario. Le cheiliti del labbro inferiore spesso sono scatenate da cause ambientali (vento, freddo e sole che prendiamo anche involontariamente, visto che il viso è sempre esposto) e un infiammazione cronica se trascurata e non trattata può predisporre con gli anni a una degenerazione (epitelioma spinocellulare del labbro inferiore detto anche spinalioma). Una visita dermatologica aiuterà a capire se ci sono fattori scatenanti (irritanti o allergeni in grado di determinare una cheilite da contatto) e il modo migliore per gestire nel tempo tale situazione. Oggi sono disponibili in tutte le farmacie dei lucidalabbra a base di antiossidanti. Si tratta di “cosmetici” in stick (tipo burro di cacao), privi di parabeni e che vengono applicati direttamente sulle labbra (sono spesso utilizzati come anti rughe in medicina estetica per la loro azione antiossidante).

immagini di lingua nigra villosa

La dermatologia del cavo orale si occupa dei fenomeni cutaneo mucosi di questo distretto

immagini di cheilite con dermatite da leccamento e afta

Dermatologia del cavo orale

Oltre alle cheiliti esistono numerosi altri fenomeni che possono interessare le labbra e il cavo orale, come la Malattia di Laugier (lentigginosi mucocutanea). Nella cheilite erpetica (herpes simplex o herpes labialis) l’applicazione di antivirali può essere utile, mentre l’uso di cortisone peggiora il quadro in maniera improvvisa. L’applicazione di creme steroidee va evitata ogni volta che si sospettano infezioni (es: micosi, infezioni da candida, verruche, mollusco contagioso, impetigine contagiosa, sifiloma delle labbra, etc). La malattia mani piedi bocca interessa prevalentemente l’età pediatrica ed è solitamente causata da un enterovirus. La cheilite angolare o boccheruola, fu descritta nel 1886 dall’anatomista francese Justin Lemaistre che la chiamò perlèche. Essa può avere diverse cause (per esempio malocclusione, leccamento cronico, dermatite atopica, candida, psoriasi, eczema, denutrizione, farmaci, etc) e anche in questi casi l’uso del cortisone andrebbe limitato ai brevi periodi ritenuti strettamenti necessari dal dermatologo al momento della visita per evitare il rischio di favorire una candidosi. La cheilite ghiandolare di Volkmann e Sutton è dovuta all’infiammazione delle ghiandole salivari minori delle labbra (ghiandole eterotopiche) e si presenta con labbra particolarmente appiccicose. Nella cheilite ghiandolare apostematosa l’infiammazione delle ghiandole salivari minori delle labbra è spesso dovuta a un’infezione da stafilococco. La cheilite ghiandolare suppurativa superficiale o malattia di Baelz si manifesta soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, ed è caratterizzata da ingrossamento, indurimento e infine eversione del labbro (soprattutto quello inferiore) con ingrossamento delle ghiandole salivari accessorie, che appaiono come piccole macule rosse con orifizi follicolari dilatati che trasudano un liquido mucoide o mucopurulento (cheilite purulenta). La cheilite nutrizionale si può verificare in caso di carenza di ferro, vitamina B2, zinco o acido folico (es: dieta ipocalorica, gravidanza, terapie farmacologiche protratte, etc). La cheilite plasmacellulare di Zoon si presenta con chiazze rosso intenso, in maniera analoga alla vulvite e alla balanite di Zoon. Le afte sono ulcerazioni dolorose e ricorrenti e qualche volta possono essere una spia della cosiddetta Malattia di Behçet. La cheilite lupica si può verificare sia in corso di lupus eritematoso cronico (LEC) che in corso di lupus eritematoso sistemico (LES). La cheilite artefatta di Carteaud fu descritta nel 1905 dal dermatologo francese Alexandre Carteaud e consiste nel provocarsi volontariamente o involontariamente una cheilite traumatica autoinflitta. Tra i fenomeni neoplastici che possono interessare le labbra ricordiamo la leucoplachia, il cheratoacantoma, il basalioma (carcinoma basocellulare), il carcinoma basosquamoso (basalioma atipico di MacCormac), lo spinalioma (carcinoma spinocellulare), il melanoma e il linfoma. La papillomatosi orale florida (nella foto) o carcinoma verrucoso è un carcinoma spinocellulare a grado di malignità medio basso, in quanto la probabilità di metastasi è bassa. Il lago venoso è una neoformazione bluastra benigna del labbro (emangioma) dovuta alla dilatazione di una piccola venula. Invece il mucocele origina dalle ghiandole salivari minori. Molte delle malattie dermatologiche comuni, possono localizzarsi anche al labbro. Il granuloma piogenico delle labbra è una formazione vascolare di origine meccanica e si manifesta in questo distretto in seguito a piccoli microtraumi locali. Al momento della visita dermatologica, sia le labbra che le mucose del cavo orale possono essere ispezionate con una metodica non invasiva nota con il nome di mucoscopia che utilizza il fenomeno ottico dell’epiluminescenza, consentendo in questo modo la visualizzazione di caratteristiche microscopiche dei tessuti (per esempio pattern vascolari, pattern melanocitari) non rilevabili con l’osservazione visiva o con una comune lente d’ingrandimento.

malattie delle labbra a salerno e napoli
Foto: cheilite granulomatosa di Miescher (macrocheilia)

Cheilite granulomatosa di Miescher

La CHEILITE GRANULOMATOSA DI MIESCHER fu descritta per la prima volta nel 1945 dal dermatologo italo svizzero Alfred Guido Miescher (Napoli, 4 novembre 1887 - Napoli, 1 settembre 1961). Essa colpisce ugualmente uomini e donne e insorge in età adulta. La cheilite granulomatosa generalmente interessa il labbro superiore, con un’improvvisa tumefazione (nella foto), spesso asimmetrica, di consistenza dura alla palpazione. Nella sindrome di Melkersson Rosenthal, la cheilite granulomatosa si può associare a lingua scrotale (plicata), edema del labbro, paralisi facciale monolaterale ricorrente, febbre e alterazioni gustative. La cheilite granulomarosa di Miescher si può associare talora a patologie internistiche come la malattia di Crohn, la sarcoidosi e la tubercolosi. La sindrome di Ascher si verifica già in età infantile e si associa a blefarocalasia (rilassamento delle palpebre) e a gozzo. La cheilite granulomatosa di Miescher è una patologia cronica e tende a generalmente persistere nonostante le terapie tradizionali (es. infiltrazioni steroidee, clofazimina, cheiloplastica, etc). Da notare nella foto in alto, la differenza di volume tra il labbro superiore affetto da macrocheilite granulomatosa e il labbro inferiore sano.

foto di cheilite atopica

Cheilite atopica (foto in alto) e cheilite traumatica (foto in basso)

immagini cheilite irritativa e traumatica

Nella foto 5, possiamo osservare una dermatite periorale da leccamento cronico e nella foto 3 una lingua nigra villosa. La lingua nigra villosa fu descritta la prima volta nel 1835 dal dermatologo francese Pierre François Olive Rayer. È un fenomeno caratterizzato da allungamento e pigmentazione delle papille filiformi con moltiplicazione della flora microbica superficiale. Essa può essere scatenata dall’uso di alcuni antibiotici o antisettici. Una volta effettuata la diagnosi, la terapia dermatologica ne consente generalmente una remissione rapida.