ACNE E OVAIO POLICISTICO

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO
Acne e squilibri ormonali: introduzione
Le cause dell’acne possono essere di diversa natura e non necessariamente di tipo ormonale. Nelle donne con acne e ciclo irregolare è importante però poter escludere l’eventuale presenza di ovaio policistico.

Sindrome dell’ovaio policistico: cenni storici

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS = polycistic ovary syndrome) fu descritta la prima volta nel 1721 dal medico toscano Antonio Vallisneri, in una ragazza infeconda con due grandi ovaie bernoccolute. Importanti studi furono compiuti nel 1935 dai ginecologi americani Irving Freiler Stein e Michael Leo Leventhal che riscontrarono questo reperto in donne affette da amenorrea, irsutismo e sovrappeso (infatti si parla anche di sindrome di Stein Leventhal). Il termine policistico si riferisce all’aspetto lobulato che assume l’ovaio a causa dei follicoli bloccati in fase preovulatoria. La presenza di un ovaio policistico può talora determinare contemporaneamente segni e sintomi dermatologici in diversi distretti cutanei. La sindrome SAHA ad esempio, descritta nel 1982 dal dermatologo greco Constantin Emmanuel Orfanos, può a volte essere espressione di un iperandrogenismo ovarico o surrenale, ed è caratterizzata da seborrea, acne, irsutismo e alopecia androgenetica. Sono stati descritti anche quadri familiari.

Foto: l’acne è solo una delle possibili manifestazioni cliniche associate all’ovaio policistico

Ovaio policistico: manifestazioni cliniche

La sindrome dell’ovaio policistico è una disfunzione ormonale che può coinvolgere diversi apparati (es. ipotalamo, ipofisi, surrene, ovaio, grasso sottocutaneo, pelle, capelli, etc). Essa deve essere distinta dal semplice ovaio multifollicolare. Infatti nella sindrome dell’ovaio policistico oltre all’ecostruttura policistica dell’ovaio, si possono riscontrare altri fenomeni come oligoamenorrea e anovulazione.
Dal punto di vista dermatologico l’ovaio policistico si può manifestare con acne (es. papule, pustole, comedoni, noduli, etc), seborrea (pelle grassa, capelli grassi), alopecia androgenetica (diradamento dei capelli) e irsutismo (aumento della peluria). Altri fenomeni associati possono comprendere sovrappeso, insulinoresistenza, dominanza estrogenica e irregolarità mestruale fino all’infertilità nei casi più gravi. Il fumo di sigaretta rientra tra i possibili cofattori, specie per alcune varianti cliniche (acne del fumatore) e in particolare per l’acne comedogena post adolescenziale delle donne.

L’acne si può presentare con papule, pustole o comedoni (cosiddetti punti neri) in base alla variante clinica

L’ecografia ovarica effettuata nei primi giorni del ciclo, consente di apprezzare il volume dell’ovaio e di valutare accuratamente la distribuzione interna (stromale) o periferica dei follicoli. L’ovaio risulta in questi casi ingrandito di volume, con un numero di follicoli solitamente superiore a 6 e con uno stroma ipertrofico e iperecogeno aumentato di volume.

Un checkup ormonale (es. dosaggio FSH, LH, prolattina, testosterone libero, 17β estradiolo, 17α idrossiprogesterone, δ4 androstenedione, DHEA-S, SHBG, free androgen index FAI, etc) può essere programmato al momento della visita specialistica ed effettuato in precisi momenti del ciclo mestruale (es. 7° giorno, 21° giorno, etc) secondo le indicazioni del proprio medico. In questo modo è possibile valutare la funzionalità dell’ovaio nei diversi momenti del ciclo (es. fase follicolare, fase ovulatoria, fase luteinica, etc).
In alcuni casi si possono riscontrare un innalzamento dei valori di LH (aumento del normale rapporto LH/FSH), aumento della prolattina, carenza di vitamina D, insulinoresistenza / iperinsulinemia, riduzione dei livelli di progesterone, una riduzione dei valori di sex hormon binding globulin (SHBG) e iperandrogenismo. Nei pazienti in forte sovrappeso, una corretta alimentazione può a volte migliorare i livelli di insulinemia e quindi le manifestazioni acneiche. L’insulinoresistenza riscontrata in questi casi è spesso dovuta a un’alterazione biochimica del recettore insulinico (fosforilazione) e non sempre si associa a un aumento reale dei livelli ematici di insulina. La riduzione dei livelli di IGF binding protein (insulin like growth factor I binding protein), potenzia i recettori ovarici per l’LH, con conseguente azione androgena. Tra i possibili target molecolari dell’acne attualmente allo studio, vi sono anche alcuni fattori di trascrizione, come ad esempio FoxO1 (forkhead box transcription factor O1) e alcuni enzimi, come le serin treonina chinasi, tra cui mTORC1 (threonine kinase mammalian Target Of Rapamycin Complex 1). In alcune donne con acne associata a sindrome dell’ovaio policistico sono stati riscontrati livelli aumentati di ormone antimulleriano AMH. L’irsutismo (aumento della peluria nelle donne) è dovuto a un’aumentata sensibilità dei recettori per androgeni localizzati nell’unità pilosebacea e solo in pochi casi si associa a un aumentato livello di questi ormoni nel sangue. Lo stesso meccanismo è causa di seborrea, irsutismo e di alopecia androgenetica. Infatti in molti casi l’iperandrogenismo è dovuto più che a un reale aumentato livello di testosterone nel sangue (valore quasi sempre nei limiti della norma) a un’aumentata conversione del testosterone in diidrotestosterone a opera dell’enzima 5α reduttasi dell’unità pilosebacea.

Acne e ovaio policistico: cosa fare

L’approccio multidisciplinare (es. dermatologo, ginecologo, endocrinologo, etc) può essere prezioso in questi casi per programmare un percorso terapeutico sia topico che sistemico, adatto alla situazione della singola paziente. In caso di eventuale terapia ormonale, il medico spiega al momento della visita, le precauzioni da adottare durante i mesi caldi, per evitare fastidiosi esiti discromici come il cloasma, eventi possibili durante l’assunzione di estroprogestinici, specie nei fototipi scuri.