Dermatologo Dott. Del Sorbo

Dermatofibroma lenticolare benigno

a cura del Dermatologo Dott. Del Sorbo
SALERNO

Il dermatofibroma lenticolare è detto anche istiocitoma cutaneo

Sinonimi: istiocitoma, fibroistiocitoma, fibroma in pastiglia, emangioma sclerosante, fibrosi nodulare subepidermica

Il Dermatofibroma lenticolare benigno è una piccola formazione pigmentata, dura alla palpazione e un po’ rilevata sul piano cutaneo. Si può localizzare in qualsiasi punto del corpo, ma la sede più frequente sono gli arti superiori e inferiori. Generalmente il dermatofibroma è asintomatico e può arrecare un minimo fastidio quando si trova al di sopra di un piano osseo (es: tibia). Esistono diverse varianti come come la forma multipla (> di 2 dermatofibromi), la forma gigante (> di 2 cm di diametro) e l’istiocitoma siderifero (molto pigmentato), il dermatofibroma cellulare (profondo), il dermatofibroma atipico o pseudosarcomatoso, il dermatofibroma epitelioide, il dermatofibroma aneurismale. Tra le cause più comuni ricordiamo le punture da insetti, piccoli traumi e la follicolite.

Alcuni dermatofibromi tendono a persistere per tutta la vita, mentre altri tendono a regredire spontaneamente con gli anni. Pertanto una volta accertata la diagnosi, generalmente non è necessaria l’asportazione. I francesi chiamano questi noduletti benigni “fibromi in pastiglia” proprio perché essendo contenuti interamente nello spessore del derma, alla palpazione danno la sensazione di una pastiglia conficcata nella cute.

È importante differenziare queste formazioni benigne da altre patologie (per esempio dermatofibrosarcoma protuberans di Darier Ferrand, dermatofibroma xantomatoso, istiocitoma fibroso maligno, dermatomiofibroma di Hügel, nevo di Spitz, xantogranuloma giovanile, mastocitoma, leiomioma, nevo fibroblastico del tessuto connettivo, sarcomi cutanei, melanoma, etc). Con una visita dermatologica è possibile giungere alla diagnosi con un’attenta osservazione e palpazione della lesione, ricorrendo alla dermatoscopia in epiluminescenza per la ricerca di strutture sospette (per esempio rete irregolare, aree di regressione, pattern vascolare atipico, chrysalis structures, pseudo reticolo invertito, etc).

dermatofibroma lenticolare benigno o istiocitoma

Immagini di dermatofibroma lenticolare benigno (istiocitoma) con reticolo periferico e tipica chiazza bianca centrale alla dermatoscopia

immagine dermatoscopica di dermatofibroma lenticolare benigno noto in dermatologia anche come dermatofibroma

Con la dermatoscopia si può osservare la tipica chiazza bianca centrale similcicatriziale (scar-like), circondata da un sottile ma regolare reticolo pigmentario, che sfuma gradualmente verso la periferia. Nei dermatofibromi molto rilevati, si possono a volte riscontrare insieme al pattern reticolare periferico, anche un pattern a zolle o globulare. Il segno di Fitzpatrick o segno della fossetta è il fenomeno per il quale il dermatofibroma si infossa se proviamo a comprimere la pelle adiacente, al contrario di quanto avviene per i comuni nevi (dirty fingernail sign). Se all’osservazione del dermatofibroma lenticolare mediante dermatoscopia si riscontrano sottili striature lineari bianco brillante (strutture a crisalide), diventa importante la diagnosi differenziale con il melanoma. Il dermatofibroma emosiderotico di Diss presenta all’esame dermatoscopico un pattern solitamente più variegato (multicomponent).

immagini di dermatofibroma escoriato

Il dermatofibroma lenticolare va differenziato dal dermatofibrosarcoma protuberans e da altre situazioni apparentemente simili

dermatofibrosarcoma protuberans

Il dermatofibroma lenticolare benigno fu descritto nel 1923 dal dermatologo americano Hans Biberstein. Negli anni successivi furono descritte nuove varianti cliniche, come ad esempio il dermatofibroma emosiderotico descritto nel 1938 dal dermatologo francese Marie Alphonse Diss, il dermatofibroma aneurismatico o angiomatoide descritto nel 1981 dai patologi americani Daniel Santa Cruz e Michael Kyriakos e il dermatofibroma a palizzata descritto nel 1986 dai patologi americani Valerie Sue Schwob e Daniel Santa Cruz).